chi e sekhmet
Maahes: Antico dio della guerra dalla testa di leone (forse proveniente dalla Nubia), era considerato essere il divoratore dei colpevoli e protettore degli innocenti. Il 2010 è stato l’anno della conferma per i cechi Sekhmet, c’è chi come loro crede nella coerenza e nel presentare dischi che non inventeranno nulla e che hanno come unico intento quello di vivere della primordialità del genere, Opus Zrůdy è fra questi. In Hathor rivedo una pazienza infinita che raramente le viene riconosciuta, che la rende una compagnia perfetta per l'esuberanza di Bast e l'impetuosità di Sekhmet, unita alla comune fermezza nel conseguimento degli obiettivi posti. di Mammifero Carnivoro Felide. C'è chi sostiene che già da allora Bast avesse perso parte del suo aspetto feroce e bellicoso in favore di Sekhmet, poichè avendo le forze dell'Alto Egitto conquistato il Basso Egitto, la loro divinità guerriera ne era uscita con maggior prestigio. In quanto dio dei profumi e leonino era spesso collegato con Nefertem e Mahes. (egiziano antico, la possente), dea egiziana, sposa di Ptah; aveva corpo di leonessa, la testa ricoperta dalla classica parrucca, sormontata dall'ureo e dal disco solare, e nella sinistra stringeva l'onch, simbolo della vita eterna.Il suo primo culto si sviluppò nel Delta. 13 marzo 2012 19:46:17 CET . Era signora della furia, della fiamma distruttrice e delle pestilenze, così come della medicina e della guarigione ed era fedele guardiana di Ma'at. Dea della guerra, impersonifica i raggi del sole ed è lo strumento della vendetta di Ra contro l'insurrezione degli uomini. Ho passato anni a leggere avidamente qualsiasi informazioni potessi trovare al riguardo, ed altri a cercare ogni risposta dentro e attorno a me, imparando a districarmi nella via dei segni, a cogliere conferme e suggerimenti, fino a raggiungere una consapevolezza abbastanza salda da poter cercare di avventurarmi nuovamente tra il caos delle fonti storiche, senza rischiare di uscirne più confuso di prima. L'amore materno di Bast/Sekhmet è selvatico e brusco, non la roba melensa che le è stata attribuita: lascia liberi, liberi di sbagliare e crescere, di ferirsi e farsi le ossa, senza intervenire a meno che il pericolo da affrontare non sia davvero al di fuori della nostra portata. Si ipotizza quindi che i sacerdoti e la gente di Per-Bast volessero distinguere la loro divinità cittadina dalle simili divinità del sud, e che decisero di farlo mutando la sua iconografia da quella leonina a quella del gatto domestico e ridefinendo così Bastet, enfatizzando le responsabilità protettive nell'ambito domestico e le caratteristiche materne dal sincretismo Hathor-Sekhmet-Mut-Bastet. L'amore materno di Bast/Sekhmet è selvatico e brusco, non la roba melensa che le è stata attribuita: lascia liberi, liberi di sbagliare e crescere, di ferirsi e farsi le ossa, senza intervenire a meno che il pericolo da affrontare non sia davvero al di fuori della nostra portata. E' una dualità molto più naturale e interconnessa di quella presunta con Hathor, che vive invece negli elementi contrastanti. Questo, come si può ben immaginare, portò ad aumentare considerevolmente la già notevole confusione, dove ogni aspetto di una delle divinità veniva all'occorrenza scambiato o aggregato a quella di un'altra. Lun, 28/12/2020 - 12:25. Inizialmente abitato da tribù di cacciatori nomadi, con l'avvento dell'agricoltura si formarono i primi insediamenti, e conseguentemente una coscienza civile che portò ad alleanze, commerci ed infine all'unificazione del paese (che pur resterà diviso in province -sepat, o per i greci nomòi). Ovviamente anche su questa festività ci sono pareri discordanti: qualcuno la definisce la festa di Hathor, qualcuno quella di Bastet, qualcun'altro ancora quella di Sekhmet. E questo è quanto, per quel che riguarda gli stravolgimenti in epoca egizia: con il seguente avvento del cristianesimo, e il successivo arrivo dell'islam, il culto originale, già ormai compromesso, cedette loro il posto definitivamente. Esistono in effetti tracce di svariati incantesimi allo scopo di proteggere dalle epidemie e dagli influssi maligni che venivano associati alla transizione al nuovo anno, e fanno frequente menzione a Sekhmet ed ai demoni al suo seguito, i suoi emissari (wepwety), vagabondi (shemayu) o assassini (khayti), che devono essere placati. Una statua di Sekhmet, vestita di rosso e rivolta ad ovest, ed una di Bast, vestita di verde e rivolta ad est, simboleggiando come al solito la dualità al centro della mitologia egizia, in cui Sekhmet rappresentava l'Alto Egitto e Bast il Basso Egitto. Un legame nato in maniera così naturale che non saprei neppure descrivere il momento, o il periodo esatto, in cui me ne sia reso conto. Post(s) 19. Per concludere, come avete potuto leggere, non c’è neppure bisogno di attendere il declino dei Due Regni per vedere Bast completamente spogliata dei suoi aspetti originali, e posso solo immaginare quanta altra confusione si sia generata al riguardo nell’ultimo paio di millenni. Breve premessa storica: presumibilmente anno 10.000 ac, il ritiro dei ghiacci sul finire del paleolitico porta il grande lago interno africano a ritirarsi, fino a formare la Valle del Nilo. Tanto che al giorno d'oggi è conosciuta più per gli aspetti che le sono stati assegnati in periodi tardi, piuttosto che per quella che era la sua forma originale. La verità è che l’infallibile verità storica, potrebbe non essere così infallibile. La mia personalissima idea, maturata negli anni di legame con loro, è che Bast e Sekhmet siano due facce della stessa medaglia. Abbastanza peculiarmente però viene associata ad Hator (dea della gioia, musica, danza, amore, sessualità, gravidanza, maternità, etc) come suo aspetto feroce e brutale. Per tutta questa serie di motivi, durante le prime dinastie Bast non era una delle principali divinità nazionali, ma era comunque ben conosciuta al di fuori del Delta. Sekhmet also helps us with the transformation in our lives and breaking down old worn out patterns, which no longer serve us. I sopravvissuti ai suoi attacchi hanno parlato di una donna imponente con testa di leone che attacca con ferocia chiunque le si avvicini. Qualcuno dice che si svolgesse nei primi giorni dell'anno (per gli egizi iniziava con l'arrivo delle inondazioni del Nilo, quindi approssimativamente tra i nostri agosto e settembre. E' la differenza nell'approccio -pigro e calcolato quello di Bast, lesto e feroce quello di Sekhmet- e l'uguaglianza nella forma. fig.) Come figlio di Ptah divenne anche patrono delle arti cosmetiche e curative derivanti dai fiori. di Mammifero Carnivoro Felide. La prima Divinità di cui vi voglio parlare è una di quelle che sento più vicine: Bast/Sekhmet. Tanto per rendere le cose più facili, afferma che si riunissero per venerare Artemide (che effettivamente, come vedremo dopo, i greci associavano a Bastet). Bisogna dire che effettivamente, nel corso degli anni le figure di Bast e Sekhmet hanno finito col sovrapporsi in maniera sempre più evidente e frequente, tanto è vero che entrambe erano considerate, con buona pace di tutti, moglie di Ptah e madre di Nefertum e Maahes, e che Bast divenne a sua volta associata ad Hathor come sua feroce forma leonina. Sekhmet, la dea leonessa Statua della Dea Sekhmet, Musei Vaticani. Mentre (come qualcuno dice) seguaci di Horus e Seth si contendono il dominio sull'Egitto, Nekbet e Wadjet vengono elevate al grado di patrone l'una dell'Alto Egitto, e l'altra del Basso Egitto. Solo in questo modo ogni elemento comincerà finalmente ad re-incastrarsi al proprio posto, e gli Dei si presenteranno a noi nel loro vero aspetto. Questa è per me Bast/Sekhmet, e per quanto non mi aspetti che si concordi o meno con me, spero almeno che la ricerca storiografica abbia portato un po' di chiarezza su quali fossero i suoi aspetti originari, e su quali invece le siano stati arbitrariamente associati dinastia dopo dinastia. A te cosa hanno lasciato Khenfre, Neferu e tutti gli altri e poi, chi di loro ti ha trasmesso più emozioni durante la stesura e chi potremmo ritrovare in un prossimo lavoro? Bisogna trovare un equilibrio tra quel che ci racconta la storia e quel che dentro di noi sentiamo essere vero. Ogni centro ha almeno una divinità protettrice, che proprio come il villaggio che rappresenta vive dei suoi successi e forma alleanze e parentele basate sui contatti con altri nuclei abitativi. Ogni centro ha almeno una divinità protettrice, che proprio come il villaggio che rappresenta vive dei suoi successi e forma alleanze e parentele basate sui contatti con altri nuclei abitativi. E' la differenza nell'approccio -pigro e calcolato quello di Bast, lesto e feroce quello di Sekhmet- e l'uguaglianza nella forma. Ma questo non vale solo per lei: vale per qualsiasi altra Divinità delle Origini. Blocca Segui. A partire dalla 26a dinastia è menzionato come il produttore di oli preziosi per il dio Ra, e più tardi ancora divenne ufficialmente il produttore di oli e profumi degli dei. Il tutto mentre bevevano fino a ridursi come degli zombie striscianti, a vomitare come fontane, addormentarsi per le strade o semplicemente a svenire per il troppo alcol ingerito. zoologia a) organi interni del defunto b) Gioielli c) Unguenti 4) Con quale tecnica gli egiziani realizzavano le mummie? Come se non fosse abbastanza, durante la Dinastia Tolemaica (305-30 ac) i regnanti nativi egizi vennero sostituiti da regnanti greci, e questi portarono ulteriore confusione nel già caotico pantheon egizio, pretendendo di associare divinità autoctone con quelle della loro terra natale. Fu di nuovo oggetto della ... Nella mitologia classica, divinità femminile. Non fraintendetemi, sono conscio della fondamentale importanza delle fonti storiche, ma non sono e non possono essere l’unica arma a disposizione di chi vuole Ricercare la verità sugli Dei. La mia personalissima idea, maturata negli anni di legame con loro, è che Bast e Sekhmet siano due facce della stessa medaglia: una è il felino che attende nell'ombra la propria preda, l'altra il leone che si lancia ferocemente all'attacco del nemico, una è gli aspetti più sensuali dell'estasi, l'altra quelli più selvatici e incontrollati, una è il gatto che civettuolo si lascia coccolare per poi andarsene sdegnosamente non appena si stufa, l'altra quello che per gioco ti pianta denti e unghie nella carne. Navigando sul nostro sito accetti la privacy policy. Auguri!!! 1) Dove si trovano le piramidi di Cheopa, Chefren e Micerino? Sebbene il suo culto sia stato in buona parte assorbito da quello di Bast, nel nuovo regno le attribuirono il ruolo di regnante sulla Sala della Sentenze, dove i nemici del faraone venivano decapitati con l'Artiglio di Madfet. Per raccontarlo brevemente, per chi non lo conoscesse, Ra si era infuriato con gli uomini perchè stavano cominciando a cospirare contro di lui, convocò un consiglio con altre divinità e decisero di mandare il suo Occhio a punirli (quello destro, solare, rappresentante le fiamme e il calore letale del deserto) nella forma di sua figlia Hathor. Lamorgese positiva al Covid, test del tampone per i ministri e per Conte: Di Maio e Bonafede, seduti vicino al ministro, si trovano in isolamento yacquin . di Nica FIORI. Gli aspetti in comune tra le due divinità leonine sono innumerevoli, eppure, anche dopo l'unificazione dei due regni per mano di Narmer e la nascita della prima dinastia, rimarranno viste come entità separate (seppur molto spesso sovrapposte) per lungo tempo. Di fronte ad ogni Sekhmet deve essere fatto un rituale, si portano delle offerte, si dice una preghiera di modo che la Sekhmet possa essere mansueta e possa rimanere docile e spargere concordia e amore nell'Egitto e non più guerra e pestilenza. Se vogliamo comprendere a fondo gli Antichi Dei non possiamo accontentarci delle quattro righe che troviamo in giro su internet o qualche libro. Sekhmet, il cui nome significa "La Potente", era come detto una feroce divinità guerriera protettrice dell'Alto Egitto. Era associato con la guerra, la protezione, il tempo metereologico, i pugnali, il loto e l'atto di divorare i prigionieri. Onestamente, pur cercando il lungo e in largo, non sono riuscito a capire quanto questa dualità possa essere antica, anzi, non sono proprio riuscito a trovare nulla che non rimandasse al "Libro della Vacca Celeste" (le prime tracce scritte del quale vanno a collocarsi tra 18a e 19a dinastia, diciamo quindi a partire dal 1350~1330 ac), che ne parla attraverso il mito de "La distruzione dell'umanità". E' stata confusa e mischiata con un po' tutte le divinità (leonine e non solo) presenti nel mutevole pantheon egizio, e credo che in effetti avrei faticato tremendamente a distinguerla nitidamente all'interno dell'accozzaglia di ruoli che le sono stati cuciti addosso, se non fosse per il legame che ho con lei/Sekhmet. Il Blog di sekhmet.eros: sekhmet. Custode delle leggi, costituì con lo sposo Ptah e il figlio Nefertum la triade menfita. La donna leone e altre storie d’Egitto. Prima di proseguire è forse meglio definire un attimo meglio Sekhmet e Hathor, in modo da rendere (mi auguro) un po' meno confusionario il contenuto delle prossime righe. Sekhmet inoltre era vista sempre più come la feroce guardiana dei regni e del faraone, mentre le caratteristiche di Bast andavano avvicinandosi sempre più a quelle di Hathor (e Mut). Non escludo ovviamente che gli Dei possano mutare a loro piacimento, assumere nuove forme e peculiarità, ma non posso altresì negare l’evidente influenza che la sfera politica e militare ha avuto nel corso dei secoli sulla percezione che si ha di lei. C'è chi ipotizza che nel corso di questo periodo, in seguito a questi sconvolgimenti a livello di pantheon, il nome di Bastet (ora figlia di Iside) venne leggermente modificato in ba-Aset (Anima di Iside). Dea della distruzione, fu chiamata da Ra, deluso dal genere umano, perché desse al mondo il giusto castigo. Sekhmet è legata a uno dei miti cosmogonici dell’inizio dell’Egitto quando il dio sole Ra, adirato con il genere umano perché non lo rispetta, manda il suo occhio che prende la forma della potente leonessa per punire gli uomini stessi. Chi ha paura della dea Sekhmet? l'appartenenza. Con l'ascesa di Amon anche Mut, la sua consorte, guadagnò improvvisamente grandissimo seguito ed importanza, assorbendo a destra e a manca titoli, funzioni e caratteristiche appartenenti ad altre divinità, sincretizzata prima in Mut-Wadjet-Bast, e poco dopo in Mut-Wadjet-Bast-Nekhbet-Sekhmet-Hator. Nei testi delle piramidi (5a/6a dinastia) era nominata come protettrice e nutrice del Faraone. Nefertum: Era il dio del loto che sboccia ed emerge dalle acque primordiali al principio dei tempi, dio dei profumi e degli aromi. E dato che, insomma, esagerava un po’, Ra dovette escogitare un piano per calmarla. ... CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG. Fu così che Sekhmet, scambiandola per sangue, ne bevve fino a ubriacarsi, risvegliandosi solo diversi giorni dopo nuovamente nell'aspetto di Hathor, e l'umanità fu salva. La prima Divinità di cui vi voglio parlare è una di quelle che sento più vicine: Quando si parla degli Antichi Dei uno dei problemi più ricorrenti è sicuramente la scarsa coerenza tra le informazioni reperibili. Sekhmet destroys that which no longer serves us, so that we can build on a new foundation. Un nome quindi che suggerisce sì il suo essere dolce e preziosa, ma anche che sotto la superficie nasconda il cuore di un predatore. Per dimostrarlo non serve altro che confrontarle con coscienza di causa, invece che mischiarle in un mosaico confuso ed approssimativo, ed è quello che intendo fare in questa serie di articoli. Madfet: Dea felinide (o mangusta) che si trova menzionata già dalla prima dinastia (e c'è perciò chi sostiene sia una sorta di predecessore di Bast/Sekhmet). E la lunga carriera spiega come mai, come i The True Endless, questo quintetto riesca a risultare in un certo modo personale. E poi, perdonami, cosa ti ha incuriosito in Sekhmet? Non escludo ovviamente che gli Dei possano mutare a loro piacimento, assumere nuove forme e peculiarità, ma non posso altresì negare l’evidente influenza che la sfera politica e militare ha avuto nel corso dei secoli sulla percezione che si ha di lei. Sekhmet. Tutto questo la portò a guadagnare una popolarità incredibile tra la gente, tanto è vero che ad oggi sopravvivono centinaia di sculture votive realizzate in suo onore tra il 600 ed il 50 ac. A impersonare la furia distruttrice dell'Occhio di Ra vi erano non una, ma ben due statue. La verità è che l’infallibile verità storica, potrebbe non essere così infallibile. Il centro del suo culto era a Ta-Sened (Latopolis), verso i confini meridionali dell'Egitto, e divenne strettamente associata con Sekhmet, fino a quando -con l'unione di Alto e Basso Egitto, finì con il diventarne un aspetto. Ed eccoci qui: è probabilmente sul finire di questo periodo che Bast inizia ad essere venerata (sebbene non vi siano prove certe che collochino il suo culto prima della 2a dinastia, 2890 ac circa): la Bast delle origini è una dea protettrice del Basso Egitto, che va ad affiancarsi alla patrona Wadjet, ed è rappresentata come una feroce leonessa. Era associata con Neith (antica divinità della guerra) ad Esna ed era anche equiparata con l'Occhio di Ra (in particolare Tefnut, Sekhmet o Hathor). Quante volte vi sarà capitato di cercare informazioni su Daimon e Divinità e rimanere in parte delusi o semplicemente insoddisfatti dalla scarsa quantità e coerenza di quanto è stato scritto al riguardo? Tutto questo la portò a guadagnare una popolarità incredibile tra la gente, tanto è vero che ad oggi sopravvivono centinaia di sculture votive realizzate in suo onore tra il 600 ed il 50 ac. Ha testa grossa e larga, arti slanciati e potenti con artigli robusti, raggiunge, dopo la tigre, le massime dimensioni della famiglia: i maschi sono lunghi 1,7-3 m e pesano 150-250 kg; le femmine sono più ... (o Fta; gr. Indovinate di chi? Ad ogni modo, il Salvataggio dell'umanità veniva commemorato ogni anno in una festività in onore di Hathor, la cosiddetta "Festa dell'ubriachezza": tutti bevevano birra macchiata con succo di melograno le rendevano onore. Il 2010 è stato l’anno della conferma per i cechi Sekhmet, c’è chi come loro crede nella coerenza e nel presentare dischi che non inventeranno nulla e che hanno come unico intento quello di vivere della primordialità del genere, Opus Zrůdy è fra questi. La seguente occupazione romana poi finì con il cementare questa distorsione della mitologia originale. ), qualcuno al 20° giorno di Thoth (primo mese dell'anno egizio) e qualcun'altro ancora che si svolgesse il 31 ottobre (che reputo un po' bizzarro, vista la struttura del calendario egizio fino alle tarde dinastie). Menhet: Era una dea leonessa proveniente dalla Nubia, il suo nome significa "Colei che sacrifica" ma era nota anche come "La massacratrice". Sekhmet significa “la potente”. Non fraintendetemi, sono conscio della fondamentale importanza delle fonti storiche, ma non sono e non possono essere l’unica arma a disposizione di chi vuole Ricercare la verità sugli Dei. Figlia di Ra, Il suo nome può essere tradotto come "colei che divora" o "la divoratrice", tuttavia gli elementi fonetici "bas" nel suo nome sono rappresentati con un vaso di oli. Nell'Alto Egitto era venerata come sposa di Khnum e madre di Heka (triade di Latopolis), mentre a Thinis era considerata la sposa di Anhur (che si dice la portò in Egitto), ad Eliopolis era identificata con Iside e a Leontopolis era considerata essere un aspetto di Tefnut. E questo infatti è anche il credo della setta degli Adoratori di Sekhmet, che compiono sacrifici di sangue umano ripetendo in modo ossessivo: «Il sangue è la vita». Nella mitologia egizia Sekhmet era la figlia del dio… Centro del suo culto era Letopolis nel 2° distretto del Basso Egitto Viene raffigurata come una donna con la testa leonina, sormontata dal sole e dall'ureo. A te cosa hanno lasciato Khenfre, Neferu e tutti gli altri e poi, chi di loro ti ha trasmesso più emozioni durante la stesura e chi potremmo ritrovare in un prossimo lavoro? Era signora della furia, della fiamma distruttrice e delle pestilenze, così come della medicina e della guarigione ed era fedele guardiana di Ma'at. Per quella che è la mia esperienza sono convinto che Bast/Sekhmet ed Hathor siano in ottimi rapporti, ma non l'una un aspetto dell'altra. Risposte preferite 26 % Risposte 216. Abbastanza peculiarmente però viene associata ad Hator (dea della gioia, musica, danza, amore, sessualità, gravidanza, maternità, etc) come suo aspetto feroce e brutale. l'appartenenza. Tanto per sottolineare la confusione che regna attorno alla faccenda, Bast si ritrova alle volte protagonista di questa storia come aspetto distruttivo (Hathor diventa Bast), come aspetto non distruttivo (Bastet diventa Sekhmet) ed in entrambi i ruoli (nessuna dualità quindi). 1. Intanto Sekhmet o Sakhmet era una dea, e una dea piuttosto irascibile. Sekhmet inoltre era vista sempre più come la feroce guardiana dei regni e del faraone, mentre le caratteristiche di Bast andavano avvicinandosi sempre più a quelle di Hathor (e Mut). Pare che fu in questo periodo, che si cominciò a riferirsi a Bast come a Bastt (Bastet), aggiungendo un'ulteriore t al termine del suo come a volerne addolcire la natura (il suffisso -t per gli antichi egizi rappresentava il femminile), e che a partire dalla 22a dinastia (945-715 ac) la si iniziò ufficialmente ad associare con il gatto domestico, piuttosto che con la figura di leonessa. Con la XIX dinastia, di origine basso-egiziana, riacquistò importanza e il suo culto fu impiantato anche a Tebe. Le versioni della leggenda della Distruzione dell’Umanità sono troppe anche solo per essere menzionate, ognuna con delle piccole differenze, e a quanto pare vi si può trovare come protagonista qualsiasi dea che nel corso della storia sia stata insignita del titolo di Occhio di Ra (e sono tante: Wadjet, Nekbeth, Bast, Hathor/Sekhmet, Mut, Iside, Tefnut). Ebbe particolare importanza durante l’età menfita, quando veniva considerato il creatore del cosmo. 1. Le ragioni sono molteplici: la penuria di reperti scritti, le difficoltà nella traduzione di lingue morte da millenni, la spesso discutibile attendibilità delle fonti e, non ultimo, le modifiche arbitrarie di caratteristiche/ruoli/funzioni che, per ragioni che spesso rispecchiano unicamente l'evolversi di situazioni politiche e militari, le Divinità hanno subito persino nel corso dei loro periodi di maggior prestigio. Perchè effettivamente, se è vero che senza fonti storiche dell'epoca non saprei nemmeno dell'esistenza di Bast e Sekhmet, è al tempo stesso vero che non potrei dire di conoscerle davvero se mi basassi unicamente su queste stesse fonti. Si chiama Egregor un nuovo ransomware che combina le principali e più pericolose tecniche e strategie malevoli già utilizzate da “famosi” threat actor: non solo cripta tutto il contenuto del disco in maniera di fatto irreversibile, ma usa anche la tecnica del doppio riscatto. Quante volte vi sarà capitato di cercare informazioni su Daimon e Divinità e rimanere in parte delusi o semplicemente insoddisfatti dalla scarsa quantità e coerenza di quanto è stato scritto al riguardo? Il Palomba (San Nicola la Strada, 1908) fu genio eclettico e autore di una trentina e più di opere, abbastanza da spaziare dalla filosofia alla matematica, dalla storia delle religioni alla musica. S. Q. C’è sempre qualche curiosità sui libri. Il titolo del romanzo rimanda alla divinità egizia della guerra, “Sekhmet la Possente”. Il titolo del romanzo rimanda alla divinità egizia della guerra, “Sekhmet la Possente”. Ringraziato. Risposte preferite 26 % Risposte 216. Ma . Hathor scese sulla terra, assunse le sembianze della leonessa Sekhmet, ed iniziò a dare la caccia e a uccidere ogni uomo che poteva. ... Una testa di leone su un corpo di donna spunta tra le rovine di Pompei. Tanto per rendere le cose più facili, afferma che si riunissero per venerare Artemide (che effettivamente, come vedremo dopo, i greci associavano a Bastet). Era una vera e propria Dea della Guerra, alla stregua di Sekhmet, sua controparte nell'Alto Egitto, che nello stesso periodo viene affiancata a Nekhbet nel ruolo di protettrice. Si ipotizza quindi che i sacerdoti e la gente di Per-Bast volessero distinguere la loro divinità cittadina dalle simili divinità del sud, e che decisero di farlo mutando la sua iconografia da quella leonina a quella del gatto domestico e ridefinendo così Bastet, enfatizzando le responsabilità protettive nell'ambito domestico e le caratteristiche materne dal sincretismo Hathor-Sekhmet-Mut-Bastet. Ci sarebbe anche molto da dire sulla sua associazione con Haagenti (con la quale tendo a non concordare), ma ci saranno altre occasioni per farlo. A cavallo tra il Secondo periodo intermedio ed il Nuovo Regno, Uaset (Tebe per i greci) divenne capitale, e Amon (che ne era il patrono) acquistò uno straordinario prestigio, al punto da sostituire/affiancarsi a Ra come divinità creatrice. Anche tu puoi creare un blog gratis su Libero Blog. Anche i confronti annuali sono acCOPpati ! Da un lato dio del profumo, del vino e degli oli preziosi, dall'altro dio vendicativo e sanguinario, "Signore del Sangue", "Grande Massacratore degli Dei" e "Colui che fa a pezzi i corpi". E dato che, insomma, esagerava un po’, Ra dovette escogitare un piano per calmarla. Buon 2021 da Difesa e Sicurezza 1 Gennaio 2021 Ho Mobile, Paganini: Attenzione ai possibili follow-up del cybercrime 31 Dicembre 2020 Le Newsletter escono il sabato mattina e racchiudono le notizie uscite nella settimana corrente. Tanto per sottolineare la confusione che regna attorno alla faccenda, Bast si ritrova alle volte protagonista di questa storia come aspetto distruttivo (Hathor diventa Bast), come aspetto non distruttivo (Bastet diventa Sekhmet) ed in entrambi i ruoli (nessuna dualità quindi). Sekhmet. Era una vera e propria Dea della Guerra, alla stregua di Sekhmet, sua controparte nell'Alto Egitto, che nello stesso periodo viene affiancata a Nekhbet nel ruolo di protettrice. Pare che, in particolare, le rendessero onore cantando, ballando più o meno vestiti e secondo alcuni dandosi anche al sesso per le strade. La seguente occupazione romana poi finì con il cementare questa distorsione della mitologia originale. Fu così che Sekhmet, scambiandola per sangue, ne bevve fino a ubriacarsi, risvegliandosi solo diversi giorni dopo nuovamente nell'aspetto di Hathor, e l'umanità fu salva. Lei però era talmente feroce e crudele, che finì per farsi prendere la mano. Creato da sekhmet.eros il 19/01/2010 sekhmetLaVendetta sekhmet 12. In quanto dea della guerra guidava le truppe del faraone in battaglia ed uccideva i più grandi guerrieri nemici con le sue frecce, ma nel suo aspetto più calmo era associata con Nebty ("Le due signore", Wadjet-Nekhbeth, il potere del faraone sull'Alto e Basso Egitto) ed era la personificazione dei venti del nord. L'intera mitologia egizia ne è un fulgido esempio: abbiamo divinità assorbite da altre, altre ancora semplicemente scambiate o sovrapposte, oltre che ruoli e funzioni presi in prestito al bisogno, il tutto dettato dalle rivoluzioni socio-politiche che hanno accompagnato e sconvolto i Due Regni nei loro millenni di storia. 1. Le statue, tre busti e un torso senza testa, sono state scoperte nella sala dell'ipostilo. Quando Ptah assunse il ruolo di divinità capo e venne proclamato il creatore assoluto, Nefertum fu descritto come suo figlio, e Bast/Sekhmet (Basso Egitto/Alto Egitto) come sua moglie. Leggere tutto con mente aperta, ma senza lasciare che freni o distrugga le nostre più profonde convinzioni: la storia antica viene riscritta e reinterpretata ogni giorno, e per quanto possa o debba essere il fondamento su cui costruire la nostra conoscenza, non può essere presa parola per parola come l'unica verità assoluta. iLgUf0. Gli aspetti in comune tra le due divinità leonine sono innumerevoli, eppure, anche dopo l'unificazione dei due regni per mano di Narmer e la nascita della prima dinastia, rimarranno viste come entità separate (seppur molto spesso sovrapposte) per lungo tempo. conosciuta dai buddisti come Kuan Yin e dagli egiziani come Sekhmet. A impersonare la furia distruttrice dell'Occhio di Ra vi erano non una, ma ben due statue. Μέμϕις) Città dell’antico Egitto, alla punta del Delta. Tanto belle quanto irraggiungibili, queste due ragazze sono state recuperate da una situazione molto difficile e ancora faticano a lasciarsi andare con gli umani che non conoscono. Riesce ad esserci una vaga confusione persino sullo scopo della festività: secondo alcuni aveva infatti lo scopo di propiziare l'arrivo delle inondazioni del Nilo, per altri invece serviva a placare Sekhmet, e ad impedire che, con il nuovo anno, influenze maligne portassero epidemie e contagi. Alle volte veniva associato a Shemsu (altro dio leonino della guerra), Anhur (dio della guerra), Sopdu e Shu, il quale poteva assumere sembianze di leone. Intanto Sekhmet o Sakhmet era una dea, e una dea piuttosto irascibile. E questo è quanto, per quel che riguarda gli stravolgimenti in epoca egizia: con il seguente avvento del cristianesimo, e il successivo arrivo dell'islam, il culto originale, già ormai compromesso, cedette loro il posto definitivamente.
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