regolazione sartie volanti
Gli alberi dei Class40 sono, scusatemi il termine, abbastanza ignoranti, e non pensiate che si lavori di fino coi mezzi giri. Su strallo e paterazzo andrà posta inizialmente la stessa tensione che avranno le sartie alte e la testa dell’albero dovrà essere appoppata tra 1° e 1,5°. L’armo di questa barca non è particolarmente “tirato” o delicato, essendo i Class40 pensati per grandi navigazioni oceanice. Lubrificare con CRC il carrello e la campana del tangone; verificare che lo snodo del boma non prenda troppo gioco e per finire lubrificare i filetti dei tenditori delle sartie che altrimenti rischiano di gripparsi. Gli stessi concetti possono essere applicati ad alberi con più ordini di crocette o uno solo. Manovre fisse: la regolazione del sartiame di una barca a vela Una corretta regolazione e curvatura dell’albero aumentano enormemente le prestazioni dei cabinati a vela, migliorano la conduzione e il comfort in navigazione dell’equipaggio. L’addetto alla randa supervisiona anche la tensione del caricabasso, del paterazzo e delle sartie volanti. Giocare è facile, indica i primi 10 classificati compilando la schedina. L’armo più tradizionale è storicamente stato quello in testa. Questo se ci fosse stata qualche misura presa male che obbligasse a lavorare al limite. Il piano velico, pur essendo potente, è poco allungato per mantenere basso il centro di gravità dell'albero e … In questa maniera si ha un buon punto di partenza ma la regolazione vera e propria va fatta in navigazione, scegliendo una giornata di vento medio intorno ai 10 nodi, con randa e genoa, controllando alternativamente la forma dellalbero con mure a dritta e sinistra, ed effettuando regolazioni di fino sul lato sottovento, dove le sartie sono meno in forza. La sua regolazione permette di ottenere il miglior compromesso tra performance, affidabilità e … Detto questo hanno un ruolo molto importante – aiutano a fornire sostegno aggiuntivo all’albero. Form is being submitted, please wait a bit. Con barca in acqua e non volendosi prendere alcun rischio non volevamo arrivare a sganciare alcun arridatoio. La distanza fra la drizza e l’albero all’altezza del boma è il vostro rake. Doversi ricordare di questo T-bone giorno e notte in ogni situazione non è il massimo. Senza troppi misteri anche qui mi sono affidato alla mia memoria “sensoriale”. Quelli a molla adatti alla regolazione delle sartie di un Mini 650 non servono a nulla. L’albero innanzitutto non era dritto, tirava a sinistra fino alla prima crocetta. Quindi è consigliabile fissare le crocette in posizione rialzata per evitare il pericolo che si abbattano completamente verso il basso, provocando la rottura dellalbero. Questo accade spesso, invece di agganciare il primo filetto sia sopra che sotto simultaneamente. Ormai, direi, anche sulle barche da crociera è uno degli armi più comuni. La demoltiplicazione della volante ovviamente amplificava lo scostamento misurato. La regolazione principale si effettua con le scotte lascando le vele nellepoggiate e cazzando le vele nelle orzate. CTRL + SPACE for auto-complete. Su questa barca solo le V1 in coperta sono regolabili, il resto della sartia è di lunghezza fissa. La curva verso dritta tra prima e seconda crocetta era imputabile alla diagonale alta D2 di dritta, più tesa di quella di sinistra. Si cerca di limitare il peso, semplificare alcuni elementi, primo fra tutti l’uso delle sartie volanti, ormai pressoché estinte dai maxi in su. Le crocette, in questo caso sono in linea, perpendicolari all’asse prua poppa della barca. Per poter parlare anche di volanti, senza paterazzo fra le manovre fisse, abbiamo scelto un Class40. 1991 flush-deck Wallygator (ORA WALLY ONE) CHIUDI. Nel nostro caso l’albero spanciava molto a prua e lo strallo di prua era particolarmente mollo. Dando qualche giro simmetrico sinistra destra alle D1 abbiamo subito potuto raddrizzare la parte bassa dell’albero. Fatto ciò sono tornato ad osservare la rotaia dell’albero e, non c’è da stupirsi, l’albero era perfettamente dritto sull’asse sinistra destra senza alcuna curvatura. Semplicemente che il loro ruolo non è solo quello di contere la randa durante l’ammainata. Non essendo stato io a montare l’albero non potevo aver certezza che gli arridatoi fossero stati inseriti correttamente. Quando facevo scuola ero solito dire che non erano manovre fisse o strutturali ma che per buona pratica le avremmo trattate come tali. Questo tipo di armo prevede, sul Class40, due volanti, una in corrispondenza dello stralletto di trinca, una in testa. Sono regolabili sia per alzare il boma in porto sia per metterli a riposo in navigazione. In genere nelle andature di bolina più aumenta il vento e più bisogna dare tensione allo strallo di prua, per evitare che si pieghi sottovento, cioè che faccia catenaria. Dunque, a scanso di ogni pericolo, abbiamo puntato lo stralletto di trinca (per raddoppiare rispetto allo strallo di prua). Detto questo, le volanti hanno un ruolo importantissimo nello stabilizzare l’albero e ridurne le sollecitazioni. I nostri fornitori. Il rake o appoppamento complessivo risultava ancora eccessivo. Prima di tesare lo strallo di prua volevo però mollare un po’ le V1 così da non indurre ulteriore compressione tesando lo strallo. Questo perché l’albero di bolina è a pieno carico a 15-16 nodi dopodiché occorre ridurre tela. Regolazione del sartiame Su una barca a vela, lo scafo, l’attrezzatura dormiente, le vele e le manovre correnti formano un insieme. Visita il negozio Scopri i servizi Scopri la consulenza Scopri le promozioni, Presidente Centro Italiano Vela d’Altura 2013-2018 Routage Moro di Venezia – Giraglia Rolex Cup 2016 Autore Dalla banca all’oceano Longanesi 2015 Rolex Middle Sea Race 2016 – Class40 Palermo-Montecarlo, Giraglia Rolex Cup 2015 Corsica x tutti 2014 – Primi classificati e record Roma x Tutti 2014 – Terzi classificati Autore Navigare meglio con Marco Nannini 4 DVD Medaglia al Merito della Presidenza del Senato 2013 Arcipelago Mini 650 – 2013 – Primo Classificato proto Velista dell’anno – 2012 – Giornale della vela Global Ocean Race 2011/2012 (Secondo classificato) Route du Rhum 2010 (27esimo/45) Round Britain and Ireland 2010 (Secondo) Medaglia d’onore dallo stato di Rhode Island USA OSTAR 2009 (Primo classificato IRC3), Contatti info@barca-a-vela.it | +39 3204063306, Autrice 99 Domande sulla vela – 2010 Reporter Louis Vuitton e America’s Cup Media Center Giro d’Italia in solitaria 2008 – Libera la vita libera le vele Rotta per Capaci – 2007 – Progetto per vittime della Mafia Rubicon Antigua Challenge 2006 – 3° Posto Spirito di Stella Transat des Alizes 2003 – con Giancarlo Pedote Roma x 2 2003 – Mini 650 (Secondi classificati) Corsica x 2 2000 Mini 650 (Primi classificati) Pirelli Cup, Trofeo Tre Golfi, Maxi Rolex Cup Maxi 80’ Virtuelle – 84’ Stainlager II – 118 ’ Viriella Veleria Olimpic Sails 1999-2000. Traduzioni in contesto per "sartie" in italiano-inglese da Reverso Context: Molibdeno coefficiente di dilatazione termica sartie è basso e difficile da deformazioni, danni, resistente alla corrosione. Sàrtie volanti Nel piano velico frazionato la vela di prua è fissata ad un'altezza intermedia dell'albero; per contrastare la tensione portata in quel punto dalla vela, occorre armare alla stessa altezza le sartie volanti, così dette perché ad ogni virata la sartia volante sopravvento viene posta in … Dunque, con verto forte si interveniva sul paterazzo per ridurre la catenaria dello strallo di prua e smagrire la randa. Sulle barche con crocettoni acquartierati, le volanti non sono strutturali. In fase di regolazione dellalbero è anche importante effettuare un accurato controllo generale. Mi sono affidato alla mia memoria storica e tutto mi sembrava in ordine. Su alcune barche su questa legatura si realizza un loop con T-bone che permette di lasciare la legatura lunga o accorciarla di qualche centimetro. La mia personale opinione è che in oceano sia meglio evitare rischi facilmente evitabili. Misurando non solo la lunghezza totale del sistema arridatoio ma anche la parte esposta di filetto sopra e sotto l’arridatoio si possono dedurre molte cose. Tuttavia sulle lunghe, nelle solitarie, in oceano aperto, presenta delle controindicazioni di natura “umana”. La tensione delle diagonali basse D1 controlla l’angolo fino alla prima crocetta del curvone complessivo che l’albero assume fino in testa d’albero. Ovvero non è più una delle manovre fisse (se pur regolabile). CHIEF EDITOR | OSTAR 2009 | Round Britain & Ireland 2010 | Route du Rhum 2010 | Global Ocean Race 2011/2012 | Velista dell'anno 2012 | Medaglia al Merito Presidenza del Senato | Medaglia d'Onore R.I. USA | info@barca-a-vela.it | +39 320 4093306. Nel caso si debba smontare lalbero è buona norma, una volta svitati i controdadi di fissaggio, segnare con del nastro adesivo la posizione di regolazione dei filetti dei tenditori, per poter poi rimettere lalbero esattamente nella sua posizione originale. Si usa allora sistemarvi un piccolo strallo (stralletto) che Parlando di manovre fisse dobbiamo aprire una parentesi sui tipi di armo possibili per una barca a vela. Ma ho visto tanti alberi storti e non di poco. Parleremo qui specificamente di barche con crocette acquartierate. Il boma si risolleverà quando andremo a cazzare la borosa che raramente necessita di essere aiutato a mano. Le manovre fisse, ad eccezione del rinvio del paterazzo che potrà essere anche in fibra tessile con un diametro non inferiore a 7mm, dovranno essere in acciaio inox o galvanizzato a più fili. Il lavoro di sartie e crocette ed il perché delle sartie basse. Barca a Vela non è solo un sito di notizie! Cosa che prima non era così, con uno scarto percepibile di parecchi gradi. Essendo fermi in porto senza vele, posso ignorare le D2 fino all’ultimo. Non spaventatevi se dovete regolare le sartie basse o centrali in maniera asimettrica, l’importante è avere l’alberto centrato. Avendo lavorato e verificato con le volanti la prova in mare era anche per il piacere di concludere la giornata con una veleggiata. Rappresentano una parte vitale di una barca a vela. Maggiori informazioni Accetto. A questo punto, l’albero è dritto e per far si che lo rimanga, le sartie andranno regolate entrambe dello stesso numero di giri (se tiriamo 2 giri la sartia … Per esempio avvitati senza che per esempio avessero già dei giri nella parte bassa. Così abbiamo misurato la lunghezza totale del sistema arridatoi di sinistra e dritta sia per le sartie verticali (V1) sia per le diagonali basse (D1). Lalbero di una barca a vela da crociera è una componente che viene molto spesso trascurata nella messa a punto generale e nella manutenzione. Dunque il rake è controllato con la regolazione della lunghezza dello strallo e delle V1. Spesso i terminali del sartiame presentano delle vistose ossidazioni o, peggio, delle drizze di barche con già qualche stagione sulle spalle sono spesso al limite della sicurezza soprattutto nel caso si debba mandare un uomo a riva. Immaginate di poggiare, togliere la trinca ed issare spi grande. In fondo cazzare la volante sottovento ben simula la pressione del vento sull’albero. Era chiaro pero che avevamo spostato la testa dell’albero in avanti di parecchi centimetri e subito ad occhio si vedeva che l’eccesso di rake era sparito. Per prima cosa abbiamo dunque svitato gli arridatoi delle V1, da un lato tenendo la parte filettata alta solidale con l’arridatoio. Mini 650 Usato in Vendita - Arkè - Proto n. 342 (Ravenna). Detto questo, su un armo a nove decimi è improbabile immaginare di spezzare la testa dell’albero sotto spi per la mancanza della volante. Questo sistema con T-bone sulla bassa fornisce la massima flessibilità ed è ovviamente indicato per chi poi sa usarlo. E’ adottato da cantieri come Jeanneau e Beneteau anche per barche senza velleità oceaniche. Contestualmente, per compressione verticale dell’albero, tesare il paterazzo causava un’incurvatura dell’albero. Specie con D2 in bando che non impediscono alla sezione sopra la prima crocetta di sbananare in avanti. Entrambe le operazioni miglioravano la performance di bolina. Ciò garantisce di mantenere la testa centrata fino alla fine della regolazione, che avverrà con il raggiungimento della tensione desiderata. Barca a Vela non è solo un sito di notizie, Scopri i prodotti, i servizi e la consulenza, Anni di duro lavoro, trovano un nuovo significato con il Vendée…, Pasquale De Gregorio, il navigatore gentiluomo, Marco Nannini, navigatore alla ricerca del significato della vita, Max Sirena, vent’anni di Coppa America e il sogno d’argento, L’atlantico in solitaria alla OSTAR 2009 – I VIDEO degli italiani, Nasce una nuova in solitaria intorno al mondo, la Global Solo…. Bilanciando rischi e benefici alla fine sulla mia barca decisi di eliminare il T-bone e cercare una regolazione media. Per questo motivo sono realizzati solitamente con cime in dyneema e non con semplice poliestere. Per riportare tutto a zero sono salito al primo ordine di crocette ed ho messo in bando le D2 che avrei regolato per ultime. Vendée Globe 2020 – Seguila con Barca-a-vela.it, Un contributo sardo alla Vendée Globe, l’Everest della vela, Prepare una traversata atlantica: una guida completa per croceristi. Ogni giro completo corrispondeva a circa 3-4 millimetri di lunghezza. La prima operazione da fare è posizionare lalbero esattamente verticale, con le sartie alte, servendosi di una drizza (per esempio quella della randa) per controllare che la distanza dalla testa dalbero alla falchetta sia uguale dalle due parti. Dopodiché faceva una curvatura a destra per poi tornare a sinistra tra la prima crocetta e il testa d’albero. Il meglio per la nautica scelto da chi vive il mare. Per fare questo cazziamo la volante alta, cazziamo la legatura della bassa. di bolina). Quando lalbero è passante, è molto importante che sia ben fermato nel suo passaggio in coperta con delle zeppe di legno o di gomma dura, in una posizione che lo faccia rimanere dritto con una tensione media dello strallo di poppa. Sui Class40, pur essendo il boma in carbonio, possiamo immaginare quanto peserebbe randa più boma magari pieni d’acqua. Dunqe, volanti non strutturali, nessun paterazzo e nessun amantiglio. Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. La quantità di rake solitamente è fornita dal progettista quindi potete fare questo lavoro con precisione assoluta. Su questo Class40 la volante alta era in presa diretta le pulegge e dunque la cima per tesarla. Per ultimo si regolano le medie che devono essere ancora meno tesate delle basse e delle alte. Una volta regolate le basse si tendono le alte, contando che sia uguale il numero di giri che si danno ai tenditori a destra e a sinistra, per avere la testa dalbero sulla posizione verticale. Questo su un albero con due ordini di crocette. Infatti se le D2 fossero state troppo molli al cazzare la volante bassa l’albero sarebbe venuto sopravento. Con questo accorgimento si può accorciare la volante bassa fintanto che l’alta non lavori con la bassa in tensione. sartie volanti. Tesando la volante di sinistra tutto sembrava più o meno ok. Con quella di dritta c’era un problema, l’albero andava sopravento all’altezza della seconda crocetta. La manovra comprende essenzialmente l'albero, la boma, il tangone, le sartie (sartie alte, trasversali o diagonali, sartie basse), il paterazzo, lo strallo e le sartie volanti. Le sartie volanti servono per regolare la forma dellalbero e permettono di dare un grosso carico sullo strallo di poppa senza piegare lalbero in maniera eccessiva. Per assurdo, gli alberi frazionati armati con volanti possono essere più semplici da regolare in navigazione in quanto generalmente possiedono anche un paio di volanti basse che, esercitando una trazione maggiore verso poppa, fungono da diretto regolatore della flessione dell’albero. Ammainata la vela e svitati i bulloni di ritenuta è stato possibile alzare il tamburo ed accedere all’arridatoio dello strallo di prua. Se tutte la sartie laterali sono attaccate in un unico punto in coperta sull’asse trasversale dell’albero sono necessarie. Ovvero cazzarle a ferro ed osservare l’effetto che per questo tipo di barca non deve essere significativo (tornerò su questo punto). Write CSS OR LESS and hit save. Sui Mini 650, per evitare troppe cime e manovre, ed avendo un boma che pesa pochi chili, nulla sostituisce l’amantiglio. Prima di regolarle potevamo però usarle per fare un test sulla regolazione del nostro albero. Cosa si intende quando diciamo che sono strutturali. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria è bene ricordare che la principale causa dellossidazione è il sale marino e pertanto la cosa migliore è lavare il più spesso possibile con acqua dolce albero, boma, tangone, drizze, tenditori e tutto il resto dellattrezzatura di coperta. Rappresenta una parte fondamentale della barca. Il paterazzo semplicemente non c’è, per lasciar spazio al randone “square top”. E’ importante capire l’influenza di strallo-V1 sul rake. La sua posizione è nel pozzetto con la scotta della vela sempre in mano pronta a effettuare ogni minima regolazione. Il Pogo 2, progettato intorno al 2003-2004 è il Mini 650 di cui siano stati costruiti più esemplari. Gli stessi due giri li abbiamo ripresi di strallo di prua. Regolazione armo in testa d'albero con crocette a quartiere. Lo sbananamento invece nasce invece per compressione dell’albero dovuto alla tensione delle V1, queste tirano in giù l’albero che spancia in avanti. Trattasi di un Akilaria RC1, progetto Mark Lombard del 2006 circa. Controllo, regolazione sartie Costruzione e manutenzione alberi. A un neofita l’albero di un cabinato a… Quando sono arrivato su questa barca per verificare l’albero si vedevano ad occhio nudo due problemi. L’arridatoio dello strallo di prua in questo caso e come su molte altre barche era dentro il tamburo dell’avvolgifiocco. Se vedrete la testa dalbero flettersi sottovento saranno da tesare le sartie alte, se al contrario andrà sottovento la parte centrale dellalbero saranno da tesare le basse e le medie. Ovvero con strallo di prua e paterazzo attaccati in testa d’albero come manovre fisse che creano trazione in direzione opposta. Infatti la maggior parte del grasso della randa è dato dalla curva sullinferitura e quindi, con vento forte, piegando lalbero, si eliminerà vantaggiosamente parte di questo grasso. La banana si accentuava fra prima crocetta e testa d’albero dunque sono salito a dare una prima regolata di massima (misurando la simmetria). Se ci si mette le mani senza seguire una sequenza e senza sapere quel che si fa si gira in tondo come un cane che si mode la coda. Diventa una sola regolazione dell’incurvatura dell’albero e sarebbe da considerarsi manovra corrente. Questo benedetto T-bone, se dimenticato chiuso sostiene l’albero solo alla seconda crocetta lasciando la testa d’albero libera. Indovina la top 10 e vinci il montepremi! I mostravento di questo tipo danno precise indicazioni per la regolazione fine della scotta di fiocco e del corretto mantenimento di rotta. Questa incurvatura permetteva di portare verso prua il “grasso” della randa. baby stay per regolazione (oppure 4 sartie basse) 4 sartie basse 2 sartie basse (a poppa) + stralletto sartie volanti. La trinca si arma già in 16 nodi di vento circa. Ma, solo fino a sette ottavi o nove decimi come anche le sartie. Questo spiegava perché dopo il curvone la testa dell’albero puntasse a sinistra. CONTROLLI E MANUTENZIONE Quindi in tutta franchezza, mi stavo fidando dei miei occhi. Per esempio per le barche oceaniche le volanti aiutano a stabilizzare l’albero ed evitare che pompi o si fletta. Abbiamo anche detto che l’albero di un Class40 è abbastanza “ignorante” e poco flessibile. La scala di Beaufort in video – dalla calma piatta alla…, Nomi dei venti: conoscerli per capire la vita di una depressione, Come ottimizzare la rotta di una barca a vela in base…, I corsi RYA: un percorso strutturato che manca in Italia, Andature dal traverso al lasco, Code 3, Code 5 (9 video), Bolina: dal Code Zero alla tormentina in tempesta (13 video), La configurazione delle vele alle andature portanti (con 25 video), Confronto autopiloti Raymarine, NKE e B&G – crociera e regata, Autopilota B&G: Serie Triton2 per crociera e H5000 per regata, Autopilota NKE Marine electronics: tanti pregi e qualche difetto, Autopilota Raymarine Evolution per barca a vela EV100-400, Autopilota per barca a vela: guida alle sue componenti, Normativa della Nautica da Diporto: Guida completa alle fonti, Dotazioni di sicurezza per barca a vela in navigazione e in…, Manovre fisse: la regolazione del sartiame di una barca a vela, Barche a vela con foil: l’evoluzione vista da Sirena, Soldini e…, Manovre fisse: l’evoluzione degli armi e delle sue regolazioni, La regolazione delle manovre fisse su barche con crocette acquartierate, Manovre fisse: come procedere per regolare il sartiame, Manovre fisse: come mettere l’albero dritto, Manovre fisse: azzerare le tensioni, mollare le D2, Manovre fisse: il rake e lo sbananamento dell’albero, Manovre fisse: regolare lo strallo di prua, Manovre fisse: la tensione complessiva strallo-V1, Una regolazione per le boe una regolazione per l’oceano, Altri articoli che potrebbero interessarti, Manovre correnti in barca a vela: quali cime e perché. Per prima cosa vediamo come possiamo regolare nella maniera migliore il nostro albero. Studiate e messe a punto dai regatanti, possono in realtà fare la gioia anche di chi usa la barca solo per andare in crociera. REGOLAZIONE DELL’ALBERO DEL FIRST CLASS 8 di Benoìt Charon. Forte burrasca nelle prossime ore: come affrontarla? La barca era in acqua, dovevamo innanzitutto tutelarci dal rischio di svitare un arridatoio e sganciare una sartia accidentalmente. Abbiamo ripetuto l’esercizio per la diagonale bassa D1. Osservando l’albero lateralmente si vedeva una bella linea senza interruzione che delicatamente curvava verso poppa. Una volta corretta la regolazione l’albero rimaneva dritto su entrambe le mura. Innumerevoli sono le serate invernali passate seduti in quadrato a discutere se sia opportuno tesare più o meno le sartie ed ognuno ha la sua idea che difficilmente potrà cambiare. lo sbananamento, data una regolazione delle V1 è controllato dalla tensione delle D1 e D2. Per questo motivo si ovvia alla questione con l’introduzione di lazy jack strutturali. Controllare che le drizze di acciaio lavorino su pulegge di alluminio anodizzato o di teflon, perché le solite pulegge di derlin non ne reggono il carico e si rompono (sono anche da evitare le pulegge di bronzo che creano corrosione galvanica con lalluminio). Pur essendo l’albero in carbonio anzichè alluminio, l’armo è lo stesso di quello di un Mini 650 Pogo2 del cantiere Structures. Era ora di passare alle volanti per decidere se occorreva toccare qualcosa. Lo stralletto di trinca non è una manovra fissa essendo amovibile. Per sistemare un albero come questo, con molteplici problemi, occorre seguire un metodo per arrivare ad un risultato soddisfacente. Le sartie volanti servono per regolare la forma dell’albero e permettono di dare un grosso carico sullo strallo di poppa senza piegare l’albero in maniera eccessiva. Non crediate di poter fare i fenomeni con particolari guadagni sulla bolina con la volante alta a ferro. Quanto tesare le sartie? Se sono entrambe troppo cazzate l’albero diventa sempre più dritto a mo’ di palo del telegrafo perdendo la sua bella forma. Le Sartie Volanti Le sartie volanti sono fissate all'altezza dell'attacco degli stralli di prua e hanno un ruolo molto importante nella messa a punto dell'albero: infatti con la loro tensione, si controlla il contenimento della flessione dell'albero, determinando una messa a segno più particolareggiata della randa. Dunque salvo dovessimo fare una corta con previsione di patana cambiare la regolazione per ogni regata non ha alcun senso. Nodi marinari: fare il giro del mondo con soli 4 nodi essenziali! Mentre il paterazzo agisce in testa d'albero, le sartie volanti no ma + o- a 3/4 d'albero hanno una funzione simile ma è una regolazione + fine che si fa dopo aver regolato il paterazzo.Volanti perché nelle andature lasche il boma si scontrerebbe con dette sartie per cui ad es. Ero soddisfatto della forma e solo le prove in mare mi avrebbero potuto confermare la corretta regolazione delle D2. La prova del nove è poi quella di cazzare a ferro le volanti ed osservare l’albero. Per un tondino delle dimensioni che stavamo regolando ci vuole un tensiometro di notevoli dimensioni e molto caro. Il rake sposta il centro velico a poppa e lo sbananamento smagrisce la randa, entrambe non vogliamo con venti leggeri. Questo fino a che non sarà data una regolazione con tensione uguale per le due volanti. Servono a tirare e a sostenere l’albero verso poppa, generalmente utilizzate negli armi frazionati: si dicono volanti perché si molla quella sottovento in modo da non ostacolare il movimento del boma. Per esempio tesando le volanti si notava che i punti di lavoro si erano spostati di una spanna. Sartie in rod interrotto e tre crocette in tubolare. Dopo questa introduzione passiamo ad un caso pratico. L’influenza di strallo-V1 e D1 sullo sbananamento dell’albero fino alla prima crocetta. Abbiamo dovuto dunque dare per scontata una cosa, che ogni coppia di sartie fosse lunga uguale. Quando i rigger tagliano il sartiame in laboratorio è davvero improbabile che realizzino coppie di sartie di lunghezze diverse. Siamo riusciti così a ripristinare una situazione in cui le due sartie V1 erano lunghe uguali e con la stessa regolazione. Direi che è essenziale per una buona regolazione avere sullo strallo di poppa un tenditore meccanico a manovella per poter dare in ogni condizione di vento la giusta tensione degli stralli. POSIZIONE DELLE CROCETTE Nonostante l’assenza di un paterazzo fra le manovre fisse, non sono le volanti a sostenere l’albero. Il vento non era moltissimo ma sufficiente per caricare la randa di bolina stretta e verificare che l’albero rimanesse dritto. Una volta che lalbero è verticale si tendono le sartie basse gradualmente, controllando sempre che lalbero resti allineato. … Bisogna ricordare che per una buona andatura di bolina è necessario avere lo strallo di prua il più rettilineo possibile, e questo è molto importante anche con gli avvolgifiocco, che funzionano bene solo se lo strallo è molto tesato. Questo vuol dire che quando si lasca la drizza randa il boma cade in tuga. Inoltre, la volante alta solitamente arriva in testa d’albero. Abbiamo pertanto iniziato con l’allentare di due giri completi le V1 osservando una riduzione dello sbananamento. Ribaltamento, scuffia, disalberamento: incidenti in barca, Cime da regata: scegliere la cima giusta per ogni applicazione, Barca a vela: gestione delle batterie e della corrente a bordo, Radar per barca a vela: una guida all’utilizzo in sicurezza, Cos’è l’AIS: strumento essenziale per la sicurezza in barca a vela, MAYDAY: Come chiamare soccorso in caso di emergenza in mare, Barca a vela: scegliere le vele giuste per le vostre esigenze, Motore entrobordo barca a vela: come gestire problemi comuni, I cantieri delle barche a vela più diffuse nei porti italiani, Barche a vela con foil: l’evoluzione vista da Sirena, Soldini e Pedote, Dotazioni di sicurezza per barca a vela in navigazione e in regata, Barra del timone: come riparane una in fibra dopo una rottura, Come applicare l’antisdrucciolo in coperta o dipingere numeri, Come applicare adesivi in vinile evitando la formazione di bolle, Installare un pannello solare fotovoltaico orientabile per barca, Come fare carena alla barca ed ottenere un risultato perfetto. Alberi, boma Stralli volanti Avvolgifiocco, avvolgiranda di qualsiasi marca Vangs con o senza sistemi idraulici Tesapaterrazzi. La regolazione di base però deve essere adeguata anche con venti leggeri. Le crocette acquartierate fanno sì che l’albero possa star su anche senza il paterazzo, che non è più “strutturale”. Il punteggio più alto vince. Nel nostro caso era evidente che l’arridatoio di sinistra aveva lato coperta molti più giri di quello di dritta, rispetto alla V1 sovrastante.
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